Uno dei collaboratori a tempo parziale è Borries Schwesinger, Senior Creative Consultant. Dalla nascita del suo primo figlio, sette anni fa, lavora, come anche la sua partner, con un orario di lavoro ridotto all’80 percento e il venerdì fa il papà. Borries Schwesinger fornisce ai suoi clienti consigli su come presentarsi sul mercato e ai propri clienti in modo migliore e più efficace. Ad esempio, è stato responsabile del progetto di ridefinizione dell’identità visiva per il marchio
Vita – Previdenza professionale. In quanto collaboratore uomo a tempo parziale, Borries Schwesinger ora non si sente più una specie rara. «Non è la prima cosa che racconto ai miei clienti, ma non appena iniziamo a collaborare a più stretto contatto, sono molto trasparente in merito». Trova curioso che, avendo scelto il tempo parziale, la vita privata sia diventata un tema che ha acquistato automaticamente rilievo anche negli affari. Dopo la nascita di un figlio le donne hanno sempre dovuto spiegare come riuscissero a conciliare lavoro e famiglia. «Se si tratta di un uomo, ci si limita a una pacca sulla spalla e tutto finisce lì». Ma Borries Schwesinger trova che anche per gli uomini la conciliabilità tra figli e carriera dovrebbe assumere maggiore rilievo.