Secondo lo studio Fairplay di Zurich, solamente per una persona su cinque la struttura della previdenza professionale ha un ruolo importante nella scelta del datore di lavoro. Questo dato è sorprendente, se si considera che vi sono notevoli differenze di prestazioni tra le varie casse pensioni. La verità è che l’avere di vecchiaia della previdenza professionale rappresenta la parte più consistente del patrimonio della maggior parte dei lavoratori, anche se molte persone non ne sono consapevoli.
Come riconoscere una buona cassa pensioni
Siete alla ricerca di un lavoro? Allora durante il colloquio chiedete quali sono le prestazioni offerte dall’azienda per quanto riguarda la cassa pensioni. Una buona soluzione previdenziale è parte del vostro salario e può fare una grande differenza per quanto riguarda l’entità delle prestazioni di vecchiaia e di rischio.
Quanta parte del salario viene risparmiata?
La legge stabilisce la percentuale minima del salario assicurato nella cassa pensioni che deve essere risparmiata. L’importo di questi contributi di risparmio aumenta gradualmente in base all'età e ammonta al 7 percento tra i 25 e i 34 anni, al 10 percento tra i 35 e i 44 anni, al 15 percento tra i 45 e i 54 anni e al 18 percento tra i 55 e i 65 anni. Tutto ciò che è superiore a questa cifra rappresenta un plus e aiuta a costituire un capitale di vecchiaia più elevato.
Esiste un piano di risparmio con opzioni?
Se è previsto un piano di risparmio con opzioni, avete la possibilità di scegliere tra diversi piani di risparmio a seconda della fase della vostra vita. Ciò significa che potete decidere di versare una somma maggiore nella cassa pensioni e quindi contribuire attivamente a modellare la vostra previdenza professionale.
Quanto è vantaggiosa la vostra cassa pensioni in caso di lavoro a tempo parziale?
Secondo la legge, non tutto il salario deve essere assicurato nella cassa pensioni, ma solo una parte di esso: dal salario lordo viene detratto un importo fisso, noto come deduzione di coordinamento. Ciò significa che solo una parte del salario viene messa da parte per la vecchiaia. Ciò incide negativamente soprattutto se si lavora a tempo parziale. Informatevi quindi: la deduzione di coordinamento è sempre inclusa per intero o viene adeguata al grado di occupazione in modo che non si crei una lacuna previdenziale? Ancora meglio se la deduzione di coordinamento viene omessa del tutto, anche in caso di lavoro a tempo pieno. Se l’intero salario viene assicurato, infatti, potete risparmiare notevolmente di più per la cassa pensioni. In tal caso pagherete sì contributi più alti, ma riceverete anche più denaro dopo il pensionamento.
Qual è la remunerazione?
A seconda della struttura dei costi e del successo dell’investimento, i tassi d’interesse sui risparmi possono variare in modo significativo tra le diverse casse pensioni. Chiedete a quanto ammonta la remunerazione nel vostro caso. Da questo dipende infatti la forza della crescita del vostro capitale di vecchiaia.
Quale quota dei contributi è a carico del datore di lavoro?
Per legge, il datore di lavoro deve versare almeno il 50 percento dei contributi di risparmio e di rischio. Tuttavia, a seconda del piano di previdenza, può anche farsi carico di una quota maggiore. Ciò significa per voi che alla fine del mese avrete più soldi nel portafoglio.
Sono assicurati anche i salari superiori a 90'720 franchi?
Secondo la legge, è soggetto ad assicurazione obbligatoria solo un salario annuo massimo di 90'720 franchi, meno la deduzione di coordinamento. Tuttavia, una soluzione previdenziale moderna assicura anche i salari che superano questo importo, in modo che non si crei una lacuna previdenziale. È possibile assicurare un salario massimo di 907'200 franchi.
Per quanto tempo rimanete assicurati e assicurate in caso di interruzioni dell’attività lavorativa?
Se prendete ferie non retribuite o un anno sabbatico, non riceverete più un salario e quindi non risparmierete più nella cassa pensioni. Tuttavia, la soluzione previdenziale può essere portata avanti nonostante l’interruzione dell’attività lavorativa: nella maggior parte dei casi, ciò è possibile per un periodo compreso tra sei mesi e un anno. Di solito si versano i propri contribuiti dopo il rientro e si rimane assicurati durante l’assenza. In questo modo, il vostro capitale di vecchiaia continua a crescere ed evitate una lacuna previdenziale. Il regolamento di previdenza fornisce informazioni sull’organizzazione della cassa pensioni.
Quanto è protetta la vostra famiglia?
Particolarmente importante per le famiglie: come sono strutturate le prestazioni per invalidità e in caso di decesso? Chiedete di visionare il regolamento di previdenza e informatevi sulle prestazioni erogate e sulle relative condizioni.
Quanto sono valide le offerte per i dipendenti più anziani?
Se avete più di 50 anni o state già pensando al pensionamento, vale la pena di informarsi sull’aliquota di conversione, che determina l’importo della vostra rendita di vecchiaia. Importante: dopo il fallimento della riforma della LPP, l’aliquota di conversione prevista dalla legge per il minimo LPP è attualmente ancora del 6,8 percento. Poiché molte casse pensioni offrono prestazioni complessive più elevate (il cosiddetto regime sovraobbligatorio), le aliquote di conversione individuali per il versamento complessivo possono essere significativamente più basse.
Un altro aspetto importante: scoprite quali opzioni di pensionamento flessibile offre il vostro futuro datore di lavoro e quali sono le prestazioni previdenziali associate. A seconda del piano di previdenza, è possibile andare in pensione anticipatamente o più tardi, oppure ridurre gradualmente l’orario di lavoro.
Quanto sono valide le offerte per i e le dipendenti più giovani?
Avete meno di 25 anni? Allora chiedete al vostro futuro datore di lavoro se potete già risparmiare nella cassa pensioni. Secondo la legge, il risparmio di vecchiaia è obbligatorio solo a partire dai 25 anni. Tuttavia, le imprese hanno la facoltà di consentire ai propri e alle proprie dipendenti di iniziare il risparmio di vecchiaia già prima, ad esempio a partire dai 18 anni. Prima si inizia a risparmiare, più alta sarà la rendita di vecchiaia che si otterrà in seguito.
In quanto datore di lavoro, avete l’opportunità di distinguervi con una soluzione di cassa pensioni interessante. Durante il colloquio illustrate ai candidati quali sono le condizioni vantaggiose che offrite. Questo perché l’importanza della previdenza professionale viene spesso sottovalutata. In tale ambito i giovani hanno esigenze diverse rispetto alle persone più anziane che stanno già pensando al pensionamento.
Opzioni di strutturazione per i datori di lavoro
- Ottimizzare il processo di risparmio o iniziare prima: offrire risparmi già a partire dai 18 anni o assicurare una percentuale più alta del salario.
- Offrire piani di risparmio con opzioni: consentire al personale di mettere da parte risparmi aggiuntivi.
- Assicurare componenti salariali più elevate: rinunciare alla deduzione di coordinamento o adeguarla al carico di lavoro a tempo parziale.
- Dare qualcosa in più come datori di lavoro: versare contributi superiori a quelli richiesti dalla legge, ad esempio il 60 percento.
- Incentivare il proseguimento dell’attività lavorativa dopo il pensionamento ordinario: continuare a pagare i contributi di risparmio e garantire il know-how necessario.