Domande frequenti sul Regolamento di previdenza Vita Classic
Nel Promemoria Domande frequenti sul Regolamento di previdenza Vita Classic trovate le risposte alle domande più frequenti su pensionamento, decesso, divorzio e molto altro.
Per esempio:
Nel Promemoria Domande frequenti sul Regolamento di previdenza Vita Classic trovate le risposte alle domande più frequenti su pensionamento, decesso, divorzio e molto altro.
Per esempio:
La rendita AVS (1° pilastro) può essere percepita al più presto a 63 anni, mentre la rendita della cassa pensioni (2° pilastro) già a 58 anni. Sia nel 1° che nel 2° pilastro le rendite devono essere percepite al più tardi a 70 anni. Nella cassa pensioni potete scegliere tra rendita e prelievo di capitale, oppure optare per un mix di entrambi.
→ Art. 2.2 e segg. del Regolamento di previdenza Vita Classic
In caso di decesso prima del pensionamento, per legge la rendita per coniugi è pari al 60% della rendita d’invalidità massima. In caso di decesso dopo il pensionamento, è pari al 60% della rendita di vecchiaia. La Fondazione collettiva Vita eroga tuttavia anche una rendita per conviventi, a condizione che questi abbiano vissuto in comunione domestica con la persona assicurata negli ultimi cinque anni fino al suo decesso. Le prestazioni concrete sono indicate nel piano di previdenza individuale. È possibile che la rendita per conviventi sia superiore alle prestazioni minime previste dalla legge.
→ Art. 4.5.1 e 4.5.2 del Regolamento di previdenza Vita Classic
In caso di divorzio, metà dell’intero capitale di previdenza accumulato durante il matrimonio viene trasferito alla cassa pensioni del o della partner da cui si divorzia. In un modello di famiglia tradizionale la persona che lavora un numero maggiore di ore potrebbe poi avere una grossa lacuna nella cassa pensioni. È possibile colmarle con dei riscatti volontari. A tale proposito, dopo un divorzio sono previste disposizioni speciali.