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Cassa pensioni: può essere un po’ di più?

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Attrarre e fidelizzare personale qualificato è una vera sfida per tutti i datori di lavoro. Le PMI, in particolare, devono offrire un vantaggio supplementare per risvegliare l’interesse. Con i moderni servizi del 2° pilastro possono distinguersi e posizionarsi come datore di lavoro responsabile.
Mann si siede nel suo laboratorio e analizza varie soluzioni di fondi pensione sul suo tablet

Secondo i luoghi comuni sono soprattutto le grandi aziende a offrire prestazioni complete nella previdenza professionale. Eppure anche le PMI possono organizzare la soluzione di cassa pensioni in modo da rappresentare un valore aggiunto per i collaboratori. Gli argomenti elencati in seguito vi permettono di distinguervi come imprenditori di PMI.

Senza rendimento nessuna remunerazione

Il rendimento degli investimenti non è sinonimo di rendimento immediato. Chi sceglie un istituto di previdenza con una strategia d’investimento di successo nel tempo, realizza una remunerazione proporzionalmente maggiore sull’avere di vecchiaia dei propri collaboratori. Proprio nell’attuale fase di tassi bassi, questo è un argomento importante, affinché la cassa pensioni (CP) rimanga decisiva nella previdenza per la vecchiaia.

Aggiungete qualcosa

Per legge i datori di lavoro devono versare almeno la metà dei contributi CP. Chi versa di più – ad esempio due terzi – assicura che alla fine del mese nel portafoglio dei collaboratori rimanga un importo netto maggiore. Di ciò beneficiano soprattutto i collaboratori più anziani con contributi percentuali maggiori per il secondo pilastro. Ma anche i più giovani ne traggono leggermente vantaggio, perché i loro salari spesso sono ancora bassi. Così sono contenti di ogni franco in più e ciò può essere anche un buon argomento nei colloqui di lavoro. Scegliete voi, in qualità di imprenditori, questa soluzione. Pagherete sì importi CP superiori, ma potrete rivendicare queste spese come costi di gestione.

Assicurate una parte di salario superiore

Per legge i collaboratori con un salario annuo che parte da 22’050 franchi svizzeri devono essere assicurati nella previdenza professionale. In questo caso, per legge, non viene assicurato tutto il salario, ma solo una determinata parte, perché si applica la deduzione di coordinamento LPP pari a 25’725 franchi svizzeri. In qualità di datore di lavoro potete rinunciare volontariamente alla deduzione di coordinamento o anche assicurare i salari superiori al salario LPP obbligatorio di 88’200 franchi svizzeri. Un’altra possibilità consiste nell’assicurare il salario al 100 per cento nel caso del personale part-time. Così incrementate in modo mirato la vostra «attrattività» in determinati gruppi di collaboratori, ad esempio per chi lavora part-time o per i quadri che guadagnano bene.

Offrite una maggiore protezione dai rischi

Soprattutto per le famiglie o i proprietari di proprietà d’abitazioni sono molto importanti le prestazioni di rischio in caso di decesso e invalidità. In questo caso chi offre una soluzione superiore al minimo LPP, può guadagnare punti tra i collaboratori. Perché le differenze nelle prestazioni possono essere considerevoli e nel caso della rendita di invalidità o per vedove si può trattare anche di 10’000 franchi svizzeri all’anno. E se effettivamente il destino dovesse fare brutti scherzi, il piccolo importo supplementare nei contributi per i collaboratori sarebbe un grande valore aggiunto.

Il consiglio dell’esperto: verificate le opzioni offerte dalla vostra cassa pensioni.

Sapete come sono le prestazioni della vostra cassa pensioni e se offre già la soluzione ottimale per i vostri collaboratori? Scopritelo insieme a uno specialista in ambito previdenziale che potrà spiegarvi che cosa offre il vostro istituto di previdenza e se sussiste ancora del potenziale di ottimizzazione.

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